Escursione monte Grattaculo

Percorso che si sviluppa all’interno di una imponente faggeta

Caratteristiche del sentiero

• AREA GEOGRAFICA: Massiccio del Pollino
• DIFFICOLTA': E
• DISLIVELLO: 466 m
• PARTENZA: Piano Ruggio
• RIFORNIMENTO IDRICO: sorgente di Piano Ruggio alla partenza

ATTENZIONE: Non si assume alcuna responsabilità nei riguardi di chi, seguendo le descrizioni presenti sul sito isentieridelpollino.it, percorre gli itinerari escursionistici in maniera autonoma.

Il Monte Grattaculo (m.1890), situato nel Parco Nazionale del Pollino (comune di Viggianello - PZ) al confine tra Calabria e Basilicata, è noto per il nome singolare e per la bellezza dei suoi sentieri e panorami. Questo monte si eleva nella parte occidentale del Massiccio del Pollino, sulle sponde della grande dolina di Piano Ruggio da dove partono diversi sentieri come quelli che conducono al Belvedere del Malvento e su Serra del Prete.
Escursioni come quella al Monte Grattaculo sono particolarmente apprezzate da chi cerca percorsi non solo avventurosi ma anche carichi di significato storico e culturale.

La particolarità di questa cima consiste nel fatto che permette di godere di un panorama a 360 gradi di due versanti diversi del Parco, infatti si affaccia: si affaccia a nord, sulla Valle del Mercure; a est, sulla cima di Serra del Prete e, a sud, su Timpone della Capanna, Timpone Viggianello e Coppola di Paola.

Difficoltà

L'escursione al Monte Grattaculo è considerata di difficoltà media. Il dislivello non è eccessivo ma comunque impegnativo per chi non ha un buon livello di allenamento. Il percorso si sviluppa all’interno di una imponente faggeta; non presenta tratti esposti o particolarmente impegnativi se non nell’ultimo tratto per una maggiore ripidità e per la presenza di un fondo pietroso, dove è necessario prestare attenzione, soprattutto in condizioni di umidità o pioggia. Non è raro, infatti, trovare tratti scivolosi o irregolari. Si consiglia l'utilizzo di scarponi da trekking e una buona scorta d'acqua.

Origine del Nome

Il nome "Grattaculo" ha un'origine che può sembrare ironica e divertente. L’origine del suo nome ha tre diverse interpretazioni. La prima è legata alla conformazione del terreno, il nome sembrerebbe derivare dalla caratteristica morfologia del terreno, spesso scosceso e ricco di cespugli e arbusti spinosi. I tratti ripidi e i fitti roveti avrebbero ispirato il nome "Grattaculo", immaginando il fastidio provato nel dover passare tra piante che "grattano" o pungono il corpo, specie quando si cerca di superare punti più difficili. La seconda interpretazione è legata alla curiosa abitudine di capre e pecore di pulirsi sul suo suolo pietroso dopo essersi liberate. La terza pare derivi della presenza di molta rosa canina che, ingerita dagli animali, li portava a grattarsi per il forte prurito.

Flora e Fauna

Il Monte Grattaculo ospita una notevole varietà di specie vegetali e animali. Qui si possono trovare piante tipiche del Parco del Pollino e una fauna variegata, inclusi rapaci e piccoli mammiferi. Durante l'escursione, è possibile imbattersi in caprioli e sentire il canto delle aquile che sorvolano le cime.

Geologia

Dal punto di vista della conformazione geologica, il monte Grattaculo, è un pilastro tettonico, ovvero una parte di crosta terrestre parzialmente rialzata a causa di un sistema di faglie dirette in regime tettonico distensivo (horst) nell'alta Valle del Mercure.

Tradizioni locali

Le aree attorno al Monte Grattaculo sono ricche di tradizioni legate alla pastorizia e alla vita contadina. È possibile imbattersi in vecchi rifugi di pastori e "pagliare", strutture in pietra utilizzate anticamente come ricovero per animali e persone.

Classificazione delle difficolta' escursionistiche

In montagna, dove le condizioni ambientali sono molto variabili, una classificazione delle difficoltà rimane comunque indicativa.

• C - Culturale. Itinerario di interesse culturale, archeologico, storico, artistico, ecc. con brevi camminate.
• T - Turistico (facile per tutti). Itinerario su percorso non lungo, ben evidente, senza problemi di orientamento. Richiede una certa conoscenza dell'ambiente montano e una preparazine fisica relativa alla camminata.
• E - Escursionistico (media difficoltà). Itinerario che si può sviluppare su sentieri di ogni genere ma non problematici non richiedendo l'uso di equipaggiamento specifico. Richiede un sufficiente senso di orientamento, esperienza e conoscenza del terreno montagnoso, allenamento alla camminata oltre a calzature ed abbigliamento adeguati.
• EE - Escursionisti Esperti (difficoltoso). Percorsi che implicano una capacità di muoversi su terreni particolari a quote relativamente elevate. Sono necessarie esperienza di montagna in generale e buona conoscenza dell'ambiente alpino, equipaggiamento, attrezzatura e preparazione fisica adeguata.
• EEA - Escursionisti Esperti con Attrezzatura (molto difficoltoso). Percorso attrezzato o via ferrata dove si richiede l'uso di dispositivi di autoassicurazione (corde, imbragatura, moschettoni, ramponi, piccozza).
• EAI - Escursionismo in Ambiente Innevato: Itinerari in ambiente innevato che richiedono l’utilizzo di racchette da neve, con percorsi evidenti e riconoscibili, con facili vie d’accesso, di fondo valle o in zone boschive non impervie o su crinali aperti e poco esposti, con dislivelli e difficoltà generalmente contenuti che garantiscono sicurezza di percorribilità. Consigliata l’attrezzatura personale per l’autosoccorso (ARTVA, pala, sonda).
• A - Alpinistico: Itinerari impegnativi su roccia, su ripidi nevai, su ghiacciaio, che richiedono conoscenza delle tecniche di arrampicata e delle manovre di cordata, l’uso di attrezzatura alpinistica omologata, l’uso corretto di piccozza e ramponi, buon allenamento, adeguato abbigliamento ed esperienza di alta montagna.