Valle del Mercure

Struttura geologica appartenente all’era Mesozoica e Neozoica

La Valle del Mercure è una delle aree più ricche di storia e biodiversità. Questa valle prende il nome dall’antico fiume Mercure, che nasce nel Comune di Viggianello ai piedi del massiccio del Pollino, (oggi conosciuto come fiume Lao nel tratto calabrese), che attraversa una pianura circondata dalle imponenti montagne del Pollino, creando un paesaggio unico e suggestivo.
Le sue acque hanno plasmato il territorio nel corso dei millenni, formando pianure fluviali e antiche zone paludose. Lungo il fiume si trovano tratti di rapide e pozze profonde, che danno al paesaggio un carattere selvaggio e naturale.
La valle è circondata da una combinazione di pianure e pendii boschivi, con una vegetazione che varia dalle querce e faggi nelle zone più basse fino ai pini loricati sulle alture circostanti.

Paleontologia e scoperte archeologiche

La Valle del Mercure è famosa per le scoperte paleontologiche e archeologiche, che hanno rivelato un passato molto antico.
Fossili di grandi mammiferi preistorici: nel fondovalle sono stati ritrovati fossili di specie estinte come l’elefante antico (Elephas antiquus) e l’ippopotamo. Questi resti testimoniano che, migliaia di anni fa, la valle ospitava un ecosistema ricco e diversificato, abitato da grandi mammiferi esotici, oggi scomparsi dall’Europa.
Siti archeologici: Sono stati rinvenuti anche strumenti in pietra e resti attribuibili a insediamenti umani preistorici, che suggeriscono una presenza umana nella valle già in epoche antiche.

Storia

Nella Valle del Mercure, intorno all'anno 1000, nei comuni di Castelluccio Inferiore, Laino Borgo, Laino Castello, Mormanno e Viggianello si insediarono comunità di monaci, organizzati in vita monastica o eremitica nelle numerose grotte presenti, che diedero vita ad una delle più importanti comunità religiose del tempo denominata Mercurion, dalla quale derivano per l'appunto i nomi della valle e del fiume. Tra i membri più importanti si cita San Nilo da Rossano, fondatore dell'Abbazia di Grottaferrata. In età longobarda tutta la valle rientrava nel castaldato di Laino.

Fauna della Valle del Mercure

La biodiversità della Valle del Mercure è particolarmente ricca e comprende molte specie animali. Come in molte altre zone del Parco del Pollino, la valle è habitat ideale per il lupo appenninico, che qui trova una vasta area di caccia. La valle ospita, inoltre, anche varie specie di rapaci, come l’aquila reale, il falco pellegrino e il nibbio reale. Le pareti rocciose e le foreste offrono rifugio e aree di nidificazione ideali per questi uccelli. Altri animali che si possono trovare sono volpi, martore, cinghiali e diverse specie di rettili, come lucertole e serpenti non velenosi.

Comuni e cultura locale

La valle ospita diversi piccoli borghi caratteristici. Laino Borgo e Laino Castello, ad esempio, conservano una forte identità culturale e tradizioni locali. Laino Castello, in particolare, è conosciuto per il suo centro storico medievale abbandonato, che oggi attira visitatori curiosi e fotografi.
La valle del Mercure si compone di 7 comuni: 4 Lucani e 3 Calabresi. Comuni Lucani: Castelluccio Inferiore (Pz), Castelluccio Superiore (Pz), Rotonda (Pz), Viggianello (Pz). Comuni calabresi: Laino Borgo (Cs), Laino Castello (Cs), Mormanno (Cs).

Foto dal web ©ClaudioA/TripAdvisor

Attivita' ed escursioni

La Valle del Mercure è apprezzata per le numerose attività all’aperto che offre. I sentieri lungo il fiume e sulle colline circostanti permettono di esplorare la valle a piedi. Uno dei percorsi popolari è quello che segue il corso del fiume Lao, offrendo vedute mozzafiato sulla valle e sulle gole circostanti.
Il fiume Lao, soprattutto nel tratto calabrese, è molto frequentato per il rafting e il kayak grazie alle sue rapide. È una delle principali destinazioni per gli sport acquatici del sud Italia e attira ogni anno numerosi appassionati. Grazie alla presenza di numerosi uccelli, inclusi rapaci, la valle è un luogo ideale per il birdwatching, particolarmente nelle aree di foresta e lungo il fiume.

Il periodo migliore per visitare la Valle del Mercure è la primavera, quando le temperature sono miti e la vegetazione è rigogliosa, e l’autunno, quando i colori della natura creano uno scenario particolarmente suggestivo. E’ un luogo unico, che unisce natura, avventura e storia in un ambiente selvaggio e poco esplorato, offrendo ai visitatori l’opportunità di scoprire uno degli angoli più affascinanti e misteriosi del Parco Nazionale del Pollino.

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