Valle del Sarmento

Bellezze naturali, storia, tradizioni e riti

La Valle del Sarmento è situata nel versante lucano del Parco Nazionale del Pollino, ed è attraversata dal fiume Sarmento, un corso d’acqua che nasce dalle pendici del Pollino e si unisce al fiume Sinni. Questa valle è caratterizzata da una natura selvaggia, paesaggi rurali e una storia antica legata alle civiltà che hanno abitato la Basilicata.
La valle alterna zone collinari, aree pianeggianti e pendii più ripidi che la circondano. Le colline sono coperte di vegetazione mediterranea, con estese foreste di querce, macchia e campi coltivati. In alcune parti della valle sono presenti anche rocce calcaree e pareti ripide che conferiscono alla valle un aspetto aspro e incontaminato.

La Valle del Sarmento è un’area che combina natura, storia e cultura in un contesto unico e poco conosciuto, perfetto per chi cerca esperienze autentiche e un contatto diretto con il paesaggio lucano del Pollino.

La comunità della Valle del Sarmento comprende cinque borghi ricchi di bellezze naturali, storia, tradizioni e riti: Cersosimo, Noepoli, San Costantino Albanese, San Paolo Albanese, Terranova di Pollino. Uno dei principali centri abitati della valle, questo borgo è di origine arbëreshë (albanese), come diversi altri borghi della zona. San Costantino Albanese conserva le tradizioni, la lingua e le celebrazioni religiose di questa comunità, e rappresenta un importante punto culturale della valle.

Flora e fauna

Il paesaggio di questa valle è mantenuto ancora intatto nel suo aspetto originario. La flora, la fauna e la morfologia sono testimoni di una cultura fondata sull'equilibrio con l'ambiente e le sue risorse.

La Valle del Sarmento nasce dalle foreste di faggi e abete bianco nel versante settentrionale di Serra di Crispo e si allunga fino ai boschi di macchia mediterranea (querce, lecci e corbezzoli) di San Giorgio Lucano, Noepoli e Cersosimo. Nei tratti più alti e impervi, specialmente nelle aree più vicine al Pollino, si possono trovare esemplari di pino loricato. Nella stagione primaverile, fioriture colorate di ginestre e orchidee selvatiche impreziosiscono i paesaggi della valle.

La fauna della Valle del Sarmento è simile a quella del resto del Pollino, con la presenza del lupo appenninico, volpi, tassi e cinghiali. Lungo il fiume vivono anfibi e uccelli acquatici, mentre nei cieli si possono avvistare rapaci come la poiana e il gheppio. La ricca biodiversità la rende un luogo interessante per il birdwatching e l’osservazione naturalistica.

Le timpe

Ai lati di antiche masserie, percorrendo la vecchia Statale 92, ci si imbatte in scenari paesaggistici che comprendono le Timpe di Noepoli (un territorio chiamato anche “piccolo Canyon”) e la Timpa Forata, con una caratteristica forma modellata dai processi di erosione degli agenti atmosferici su formazioni sabbiose. Questo è il territorio che segna il confine tra la Valle del Sinni e la Valle del Sarmento.
A Terranova di Pollino è presente lo spettacolo naturale di Timpa delle Murge, geosito Unesco, dove geologia e bellezza creano insieme un ambiente suggestivo e primordiale.

Storia e Archeologia

La valle del Sarmento ha una storia lunga e affascinante, che risale all’epoca preistorica e prosegue fino alla civiltà greca e romana. Sono stati scoperti numerosi resti archeologici nella valle e nelle sue vicinanze, che testimoniano la presenza di insediamenti antichi. In particolare, sono stati rinvenuti reperti che risalgono all’epoca della Magna Grecia, tra cui ceramiche e oggetti in bronzo. La valle fu abitata dai Lucani, un antico popolo italico che occupò la Basilicata prima dell’arrivo dei Romani. I Lucani erano abili guerrieri e agricoltori, e la valle offre tracce della loro cultura e delle loro pratiche agricole.

Minoranza linguistica

I borghi di San Costantino Albanese e San Paolo Albanese, sono caratterizzati da una vigorosa e preservata identità culturale legata al mondo arbëreshë*, portata in queste terre dagli albanesi, nella seconda metà del XVI secolo.
Un’identità che resiste al corso del tempo e che lascia la sua traccia nel Museo della Cultura Arbëreshë, a San Paolo Albanese, e nell’Etnomuseo della Cultura Arbëreshë a San Costantino Albanese. Una cultura fatta di simbolismi, fortemente legata al rito greco-bizantino, e che trova la sua massima identità nel costume tipico.

* Gli arbëreshë, ossia gli albanesi d'Italia, detti anche italo-albanesi, sono la minoranza etno-linguistica albanese storicamente stanziata in Italia meridionale e insulare.

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