Musei del Parco Nazionale del Pollino
I musei di grande importanza storica, archeologica, culturale e naturalistica dell'area del Pollino
Il Museo Civico archeologico di Castrovillari documenta il patrimonio archeologico del Territorio di Castrovillari e del suo circondario dalle epoche preistoriche fino all'alto medioevo. Vi sono custoditi reperti litici ed ossei, provenienti dalla contrada Celimarro di Castrovillari dove è stato individuato un sito risalente al Paleolitico.
L'epoca preistorica è documentata, inoltre, da reperti provenienti dalle grotte sant'Angelo di Cassano Jonio che hanno restituito testimonianze anche dell'età del Bronzo. Particolarmente interessante è anche la serie di reperti provenienti dalla necropoli protostorica di Bellu Luco, località posta lungo il corso del fiume Coscile in territorio castrovillarese. Di particolare pregio è la sequenza in ordine cronologico dei reperti provenienti dal Colle della Madonna del Castello, località da cui trasse origine l'abitato castrovillarese, che attestano, come il colle fu abitato, senza soluzione di continuità, dall'epoca preistorica fino ai giorni nostri.
Il Museo Civico raccoglie le tracce della frequentazione greca anche provenienti anche dai quartieri del vescovado e dallo stesso
protoconvento, ove, durante i lavori di restauro furono rinvenuti, dal Gruppo archeologico del Pollino, una serie di
frammenti di ceramica a rilievo e a figure rosse di fattura italiota; riferibili a tale cultura sono i corredi tombali della
necropoli della contrada castrovillarese di Ferrocinto; e da questa necropoli proviene anche uno scheletro ben
conservato in una teca unitamente ai piccoli vasi e a una punta di lancia che consente di identificarlo in un antico guerriero del
III sec. a.C..
Il Museo Civico Archeologico ben documenta anche la presenza romana del territorio di Castrovillari ove sono state
individuate una serie di ville rustiche, come la
villa romana di Camerelle; che hanno restituito frammenti della raffinata ceramica romana detta sigillata, delicati recipienti in
vetro e una serie di attrezzi agricoli in ferro e frammenti di grossi vasi per derrate alimentari attestanti un intenso sfruttamento
agricolo del territorio già in epoca romana.
Tra i reperti altomedievali, spiccano, per pregio e per fattura, quelli provenienti dalla
necropoli di Celimarro, dove, delle tombe scavate nella roccia, hanno restituito, tra gli
altri, una fibula in bronzo raffigurante un cavallino decorato a piccoli cerchietti e una crocetta in piombo decorata a pallini,
quest'ultima rinvenuta dal Gruppo Archeologico del Pollino.
Nel Museo sono presenti inoltre ricche collezioni di reperti provenienti dal
siti di Francavilla Marittima e Torre del Mordillo di Spezzano Albanese, dei quali sono presenti testimonianze sia
del periodo indigeno che del periodo greco.
Testo tratto da: museoarcheologicocastrovillari.it
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