Escursione monte Ciagola

Montagna di origine carsica

Caratteristiche del sentiero

ATTENZIONE: Non si assume alcuna responsabilità nei riguardi di chi, seguendo le descrizioni presenti sul sito isentieridelpollino.it, percorre gli itinerari escursionistici in maniera autonoma.

Descrizione escursione monte Ciagola nel Parco del Pollino

Il monte Ciagola (1464 m.s.l.m), è una montagna di origine carsica ricadente nell’area del Gruppo del Pellegrino/monti dell’Orsomarso. Prende il nome dall’area situata nelle vicinanze dello “strapiombo del palombaro” denominata ciavula (taccola): un corvide che nel dialetto locale è detto ciavula.

Il monte Ciagola, con la sua cima particolarmente impegnativa da raggiungere, è nella zona chiamata “U Cuppunu” – Cuppone - (grossa coppa) per la sua forma piramidale perfetta.

E’ una montagna che si trova in una posizione di centralità tra il bacino della valle del Mercure e la costa tirrenica calabrese. Ricade, a nord, nel territorio del comune di Aieta mentre, il suo versante est, incassato su un suo sperone roccioso, nel comune di Papasidero. Sul monte Ciagola sono presenti resti di antiche costruzioni rurali realizzate con muratura a secco.

Flora monte Ciagola

La flora del monte Ciagola è caratterizzata, oltre i 1000 metri slm, dalla tipica macchia mediterranea tirrenica. Tra le piante d’alto fusto sono presenti faggi, alci, cerri, aceri di monte, ontani napoletani, ciliegi e peri selvatici, ginepri.

Fauna monte Ciagola

La fauna è caratterizzata da insetti di vario genere come specie di grilli e vespe. Presenti le talpe (fino in cima), le lepri, il lupo appenninico e il cinghiale ed, inoltre, numerose specie di uccelli: il corvo imperiale, la taccola, il falco pellegrino, la poiana e il gheppio. Estinta oramai da anni, l’aquila. Presenti varie specie di rettili come il biacco e la lucertola muraiola.

Il panorama è di straordinaria bellezza, spazia dal mare alla montagna e racconta la storia di popoli e tradizioni. Per posizione geografica, il monte Ciagola è considerato “l’Osservatorio sul Parco” poichè dalla sua cima si possono osservare tutti i gruppi montuosi del Pollino, dal Monte La Caccia al Monte Alpi, tutte le cime fatta eccezione per l’area delle Timpe, Serra delle Ciavole, monte Sparviere e monte Sellaro; si ha la possibilità di distinguere bel 36 comuni. Lo sguardo può, inoltre, spaziare dal Massiccio del Sirino alle vette del Cilento.

Classificazione delle difficolta' escursionistiche

In montagna, dove le condizioni ambientali sono molto variabili, una classificazione delle difficoltà rimane comunque indicativa.

  • C - Culturale. Itinerario di interesse culturale, archeologico, storico, artistico, ecc. con brevi camminate.
  • T - Turistico (facile per tutti). Itinerario su percorso non lungo, ben evidente, senza problemi di orientamento. Richiede una certa conoscenza dell'ambiente montano e una preparazine fisica relativa alla camminata.
  • E - Escursionistico (media difficoltà). Itinerario che si può sviluppare su sentieri di ogni genere ma non problematici non richiedendo l'uso di equipaggiamento specifico. Richiede un sufficiente senso di orientamento, esperienza e conoscenza del terreno montagnoso, allenamento alla camminata oltre a calzature ed abbigliamento adeguati.
  • EE - Escursionisti Esperti (difficoltoso). Percorsi che implicano una capacità di muoversi su terreni particolari a quote relativamente elevate. Sono necessarie esperienza di montagna in generale e buona conoscenza dell'ambiente alpino, equipaggiamento, attrezzatura e preparazione fisica adeguata.
  • EEA - Escursionisti Esperti con Attrezzatura (molto difficoltoso). Percorso attrezzato o via ferrata dove si richiede l'uso di dispositivi di autoassicurazione (corde, imbragatura, moschettoni, ramponi, piccozza).
  • EAI - Escursionismo in Ambiente Innevato: Itinerari in ambiente innevato che richiedono l’utilizzo di racchette da neve, con percorsi evidenti e riconoscibili, con facili vie d’accesso, di fondo valle o in zone boschive non impervie o su crinali aperti e poco esposti, con dislivelli e difficoltà generalmente contenuti che garantiscono sicurezza di percorribilità. Consigliata l’attrezzatura personale per l’autosoccorso (ARTVA, pala, sonda).
  • A - Alpinistico: Itinerari impegnativi su roccia, su ripidi nevai, su ghiacciaio, che richiedono conoscenza delle tecniche di arrampicata e delle manovre di cordata, l’uso di attrezzatura alpinistica omologata, l’uso corretto di piccozza e ramponi, buon allenamento, adeguato abbigliamento ed esperienza di alta montagna.

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