Valle del Serrapotamo

Conosciuta in passato come la piccola Mesopotamia, per i terreni molto fertili

La Valle del Serrapotamo si trova affiancata alla Valle del Sinni e si distende dal Monte Alpi a Senise, dove il torrente Serrapotamo confluisce nel fiume Sinni. E' un'area naturale caratterizzata da una grande biodiversità e da paesaggi spettacolari.
I territori compresi in questa vallata sono quelli di Teana, Calvera, Carbone e Fardella. Il paesaggio, rigato da calanchi*, alterna fitta boscaglia di quercia, faggi e abeti bianchi, roverelle, cerri a piani collinari con alberi da frutta. Il territorio è attraversato da rivoli che affluiscono nel Serrapotamo.

Flora e fauna

La valle ospita molte specie di animali tipiche dell’Appennino meridionale, come il lupo appenninico, la lontra, il capriolo, il cinghiale e varie specie di uccelli rapaci tra cui l’aquila reale. La presenza del torrente Serrapotamo contribuisce alla biodiversità della valle, offrendo un ambiente ideale per varie specie acquatiche e per la lontra, specie protetta e ormai rara in altre zone.
La valle è caratterizzata da una vegetazione rigogliosa e varia, che spazia dai boschi di faggio e querce alle distese di arbusti e prati, habitat per molte specie endemiche. La zona è conosciuta per la presenza del pino loricato, simbolo del Parco del Pollino.

La parte più alta della vallata è il Bosco Vaccarizzo, di grande valore botanico per le sue innumerevoli specie di vegetazione ed inserito nella sua interezza nella zona di massima protezione nel Parco Nazionale del Pollino. La valle del Serrapotamo era, in passato, conosciuta come la piccola Mesopotamia, per i terreni molto fertili. Per questo l’agricoltura era la prima forma di sussistenza lavorativa.

Il tartufo bianco della valle del Serrapotamo

Per le particolari peculiarità del territorio, la valle del Serrapotamo crea l’habitat ideale per la crescita del tartufo bianco pregiato. I territori di Calvera e Carbone sono regni indiscussi del Tartufo Bianco del Serrapotamo, che cresce spontaneamente in corrispondenza delle radici delle querce, con le quali vive in simbiosi e che ne determinano colore, sapore e profumi.
Studi condotti sul bianco pregiato della Basilicata (tuber magnatium) hanno rivelato la presenza di alleli tipici di alcune regioni meridionali con una frequenza pari al 100 % e ciò accade solo ed esclusivamente nei tartufi lucani.
In Basilicata ci sono aree diffuse dove crescono abbondantemente anche altri tartufi come il Bianchetto, il Nero uncinatolo Sconzone.

Turismo e sentieristica

La valle del Serrapotamo è una meta ambita per il trekking e l’escursionismo, grazie ai suoi sentieri panoramici che attraversano boschi, torrenti e punti panoramici, regalando viste spettacolari sulle montagne del Pollino. Sono presenti diversi itinerari naturalistici che portano i visitatori attraverso gole, cascate e boschi, ideali per appassionati di natura e fotografia.

CALANCHI*. I calanchi sono montagne argillose che si creano per via degli agenti atmosferici e con il passare del tempo, assumono forme particolari e dal fascino unico con pinnacoli e guglie. I calanchi lucani, che caratterizzano la zona sud orientale della Basilicata, sono un'esperienza da vivere.

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