Tecniche di discesa scialpinismo
ATTENZIONE:
le indicazioni contenute o riconducibili a questa pagina sono state sintetizzate ed hanno unicamente lo scopo di fornire informazioni di base sulle tecniche sportive. Per un apprendimento pratico e completo delle tecniche e delle manovre affidarsi ad un istruttore o corso per sviluppare una
conoscenza più approfondita e consapevole.
Lo scialpinismo, negli ultimi anni, ha avuto una incredibile evoluzione. L’utilizzo di nuovi materiali ed
attrezzature ha modificato le tecniche e i modi di fronteggiare i fuoripista. Gli sci stretti e gli scarponi da scialpinismo hanno lasciato il posto a sci simili a tavole da surf, con geometrie e pieghe particolari, e a scarponi da discesa da alte prestazioni che, con lo scatto
di una levetta, diventano calzature da salita.
L'evoluzione dello scialpinismo si nota, in particolar modo, nelle modalità con cui si affrontano i pendii
fuoripista. Le nuove attrezzature di nuova generazione fanno sembrare più facili discese che, inizialmente,
erano temute e affrontate di rado.
Le guide alpine hanno modificato, in maniera significativa, il loro modo di
accompagnare i clienti e di insegnare ai loro allievi. Anche l'approfondimento della tecnica dello sci ha fatto
incredibili passi in avanti e l’insegnamento della materia è stata semplificata per una migliore comprensione.
La classificazione delle tipologie di neve è stata semplificata e portata a due situazioni
principali: la neve portante e la neve fonda. Tra queste due tipologie di neve si colloca una serie di
situazione nota come neve crostosa.
Tecniche di Discesa - Schemi di base
Posizione di base
- La posizione base sugli sci è determinata dal sistema
scarpone-attacco-sci che, per le loro caratteristiche di rigidità e di inclinazione, determinano una
postura differente da quella eretta.
- I piedi si trovano alla larghezza del bacino. La larghezza dei piedi varia a seconda delle condizioni
del terreno. La posizione dei piedi più ravvicinata favorisce una migliore controllo e galleggiabilità in
affondamento mentre, quella più distanziata, favorisce l'equilibrio trasversale e una maggiore
indipendenza di gambe (terreni sconnessi e a gobbe).
- Arti inferiori un pò piegati.
- Il bacino è in atteggiamento retroverso.
- Busto in avanti incurvato lungo l'asse della colonna.
- Braccia avanzate e semi flessi distanziate dal tronco.
- Il tono muscolare deve essere attivo e concorrere alla ricerca di un assetto di sicurezza e di
un ottimale equilibrio.
Diagonale
- La posizione diagonale aiuta ad attraversare un pendio di
inclinazione variabile.
- Il corpo è in posizione di angolazione che favorisce la presa di spigolo.
- Sci paralleli e in presa di spigolo con il peso del corpo distribuito su entrambi i piedi.
- L'asse longitudinale degli arti inferiori è spostato verso monte.
- Le articolazioni sono in atteggiamento naturale di postura.
- L'intervento del busto sul piano frontale-sagittale collabora al mantenimento dell'equilibrio.
- È consigliabile effettuare la diagonale da entrambe le parti.
- Lievi ondulazioni del pendio aiutano a percorrere la diagonale sviluppando maggiormente la sensibilità
dei piedi, la presa di spigolo e l'equilibrio.
- Aumenti e diminuzioni della presa di spigolo aiutano ad aumentare l'equilibrio nell'esecuzione
della diagonale.
Slittamento
- Lo slittamento è utilissimo nello sci fuoripista e serve per perdere
quota su pendii stretti e/o ripidi quando è difficoltoso eseguire cambi di direzione in sicurezza.
- In diagonale si diminuisce l'angolazione .
- Si asseconda lo sbandamento a valle causato dalla minore incidenza delle lamine sulla neve mantenendo
la centralità con il peso distribuito sugli sci.
- Il busto collabora al mantenimento dell'equilibrio ruotato nella direzione dello slittamento.
- Le braccia aiutano nella ricerca dell'equilibrio rivolte nella direzione dello sbandamento.
- L'azione dello slittamento è favorita dal prevalente intervento dell'asse caviglie-ginocchia-bacino
verso valle.
- L'attività di slittamento ha una funzione di sensibilizzazione del sistema piedi.
- L'attività di slittamento può essere eseguita anche all'indietro spostando il peso leggermente in
avanti e guardando al di sotto del braccio a valle.
Tecniche di Discesa - Principi generali
Movimenti alto-basso
Fanno parte di questa categoria i movimenti di piegamento (abbassamento) ed estensione (innalzamento).
- Regolano la distanza del baricentro dal suolo.
- Determinano gli adattamenti alle variazioni del terreno.
- Provocano alleggerimenti o aumenti di carico.
- Sono fondamentali per eseguire i cambi di direzione.
Piegamento
- Il piegamento determina una diminuzione della distanza tra bacino e piedi.
- Contestualizzata nei diversi modelli motori può creare carico o alleggerimento.
Estansione
- L'estensione determina un aumento della distanza tra bacino e piedi.
- Contestualizzata nei diversi modelli motori può creare alleggerimento o carico.
Inclinazioni
Le inclinazioni, insieme ad una corretta compensazione, determinano un ottimale equilibrio che definiamo
angolazione. L'angolazione è un insieme di movimenti che determina la
presa di spigolo e la modifica in funzione della traiettoria di curva da eseguire, delle inerzie e
dell'inclinazione del pendio.
- L'angolazione in diagonale si ottiene inclinando l'asse longitudinale degli arti inferiori verso monte.
- L'intervento del busto sul piano frontale-sagittale collabora al mantenimento dell'equilibrio.
- L'angolazione in fase di curva si ottiene inclinando l'asse longitudinale degli arti inferiori
verso l'interno della curva da eseguire.
- L'intervento del busto sul piano frontale-sagittale collabora al mantenimento dell'equilibrio.
- Una corretta angolazione consente di bilanciare le forze trasversali che agiscono in fase di curva
ed in combinazione con i movimenti alto-basso contribuisce a ricercare e modulare la deformazione
degli sci.
- All'aumento della velocità e della pendenza corrisponde una maggior inclinazione e compensazione.
Rotazioni
- Movimento volontario di tutto il corpo finalizzato al cambiamento di direzione.
- Tutte le parti del corpo contribuiscono e sono interessate dall'azione, intervenendo sia
attivamente che passivamente.
- Una corretta rotazione contribuisce ad una efficace angolazione.
- Le rotazioni con i movimenti alto-basso, antero-posteriori e inclinazioni determinano la curva e,
più in generale, la direzione dello sciatore .
Classificazione delle difficolta' in scialpinismo
- MS - Per medio sciatore. Terreno caratterizzato
da pendii di pendenza moderata e dislivelli contenuti.
- MSA - Per medio sciatore alpinista. Per
raggiungere la cima potrebbe essere necessario proseguire a piedi su percorso di roccia o di misto.
- BS - Per buon sciatore. Terreno con inclinazione
fino 30° - 35°. Lunghezza e dislivelli discreti. In taluni punti si richiede una buona tecnica
sciistica.
- BSA - Per buon sciatore alpinista. L'itinerario,
oltre all'impegno sciistico richiesto a un BS, presenta anche caratteri alpinistici: percorso su
ghiacciaio, su cresta, in tratti rocciosi.
- OS - Per un ottimo sciatore. Terreno ripidi,
tratti esposti, passaggi obbligati, lunghezza e dislivelli sostenuti.
- OSA - Per un ottimo sciatore alpinista.
L'itinerario, oltre all'impegno sciistico richiesto ad un OS, presenta anche caratteri alpinistici:
percorso in ghiacciaio, su cresta, in tratti rocciosi, con crepacce terminali.
ATTENZIONE:
le indicazioni contenute o riconducibili a questa pagina sono state sintetizzate ed hanno unicamente lo scopo di fornire informazioni di base sulle tecniche sportive. Per un apprendimento pratico e completo delle tecniche e delle manovre affidarsi ad un istruttore o corso per sviluppare una
conoscenza più approfondita e consapevole.