I castelli del Parco Nazionale del Pollino
La testimonianza di un passato guerriero della Calabria e della Basilicata nelle potenti mura dei castelli e delle torri
La Torre di Paolo Emilio a Belvedere Marittimo, in provincia di Cosenza, è una torre di avvistamento risalente al XVI secolo. Questa torre faceva parte di un sistema di difesa costiera costruito durante il periodo del vicereame spagnolo nel Regno di Napoli, realizzato per proteggere le coste calabresi dalle incursioni dei nemici, molto frequenti in quel periodo.
La torre ha una struttura tipica delle torri di guardia dell'eta' aragonese catalana, con una pianta quadrata o leggermente cilindrica, simile ad altre torri di avvistamento esistenti nel tratto che va dalla costiera amalfitana a Reggio Calabria. Presenta mura robuste costruite in pietra, con feritoie per la sorveglianza e il lancio di attacchi difensivi.
Le torri costiere come quella di Belvedere Marittimo rientrano in un vasto sistema di torri di guardia spagnole. Questo sistema difensivo si estendeva lungo tutta la costa tirrenica e ionica della Calabria, e la Torre di Paolo Emilio è una delle testimonianze di questa rete. Oggi la torre è considerata un sito di interesse storico e architettonico e rappresenta una delle attrazioni culturali di Belvedere Marittimo.
La Torre di Paolo Emilio prende il nome da Paolo Emilio Imperatore, un nobile del luogo a cui si attribuisce la proprietà della torre. Nonostante fosse parte del sistema difensivo costiero sviluppato durante il vicereame spagnolo, alcune delle torri furono finanziate o gestite da nobili locali che avevano l’interesse di proteggere le loro terre e beni dalle incursioni nemiche.
L'altezza della Torre di Paolo Emilio è di 10 metri per lato. La sua altezza e la struttura permettevano una buona visibilità lungo la costa e verso il mare, requisito fondamentale per avvistare potenziali minacce con sufficiente anticipo.
Oggi della Torre di Paolo Emilio restano solo ruderi. La struttura originaria è in parte crollata o deteriorata a causa del tempo e dell’erosione, e ciò che ne rimane sono principalmente le mura, uno dei quali ancora maestoso. Nonostante lo stato parzialmente rovinato, le rovine della torre rimangono un importante punto di riferimento storico e archeologico, e sono visitabili per chi desidera conoscere meglio la storia difensiva della
Calabria costiera.
Il sito è considerato un patrimonio culturale locale e, sebbene non completamente restaurata, la torre continua a raccontare la storia delle difese costiere del Sud Italia e delle comunità che le costruirono e le gestirono.
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