Progressione in forra senza corde
Di solito si tratta di marcia su greto, passagi in opposizione e, a volte, brevi tratti in arrampicata. In forre
con scorrimento idrico, la presenza di laghi rende più emozionante e tecnico l'approccio. Tratti a nuoto, tuffi e
scivoli caratterizzano e complicano, di poco, la progressione.
Nuotare, di solito, non è un problema poichè la muta aiuterà anche i meno allenati
a stare a galla durante l'attraversamento dei laghi.
Tuffare nelle marmitte allagate di acqua cristallina è una delle tecniche più
divertenti che si possano applicare alla progressione in forra, anche se è sempre
bene prestare attenzione perchè si può incorrere ad infortuni.
E' necessario stimare la profondità della pozza di ricezione in relazione all'altezza del tuffo che si intende fare e,
in presenza di schiuma o riflessi che impediscono una perfetta visibilità del fondo, considerare di scendere con la
corda per testarne la profondità.
Se si opta per il tuffo bisogna curare, il più possibile, il nostro assetto, assicurandoci di entrare in acqua in
posizione verticale con le braccia raccolte sui fianchi. A volte potrebbe essere utile tuffarsi con le braccia aperte
per rallentare o limitare la discesa al fondo del lago; questa tecnica non va assolutamente tenuta in considerazione
in caso di tuffo da grande altezza per il forte impatto che si subirebbe sull'acqua. Naturalmente i tuffi di testa
sono assolutamente da non prendere neanche in considerazione.
Lasciarsi scivolare in una toboga (o tobogan) è un'altra delle tecniche molto
ricercata dei torrentisti. Anche in questo caso è necessario controllare il proprio assetto facendo attenzione che
il capo non sia troppo flesso in avanti nè eccessivamete disteso all'indietro. Le braccia dovranno essere distese ed
allineate suui fianchi.
Le acque bianche o acque vive
Lo scorrimento di un torrente sul greto di un canyon genera una serie di movimenti dell'acqua che,
al di sopra di una certa portata, si definiscono acque bianche.
Rapide, vortici, rulli, sifoni e colini sono termini che identificano trappole note ai canoisti fluviali ma che spesso
vengono sottovalutate dai torrentisti.
Alcuni tra i pericoli più frequenti in torrente sono:
- i vortici o mulinelli sono
i più comuni. Ogni parete, pietra o altro ostacolo provoca una deviazione di corrente principale
generando una corrente di ritorno. Da questi fenomeni possono scaturire moti rotatori più o meno
superficiali che però hanno come unico inconveniente quello di trattenere sul posto.
Non si sottovaluti che, in torrenti con una vistosa presenza di arbusti trasportati dalle piene,
questi potrebbero concentrarsi in prossimità dei vortici.
- Lo scavernamento ha, in genere, origine dall'erosione
esercitata dall'acqua contro una parete, in particolare in conformazioni a marmitta o di fronte
a caratteristiche curve del torrente. In esso la forza dell'acqua potrebbe trattenere contro parete
il torrentista. Contro parete l'acqua segue un moto rotatorio in salita o in discesa, e seguirla è
l'unico modo per uscire dalla trappola.
- Il rullo ha, normalmente, origine alla base di una cascata
con fronte regolare. L'acqua esegue un moto rotatorio che tende a trattenere, al suo interno,
qualsiasi cosa. Spesso è il rullo stesso a "tirare fuori" tutto ciò che aveva trattenuto.
Nel caso in cui non si riesca ad evitarlo, si potrà uscire dalla trappola solo immergendosi e,
trovata la corrente di scarico, bisognerà seguirla verso valle.
- La più pericolosa tra le trappole acquatiche è il sifone.
Frequentemente l'acqua si insinua in passaggi sotto grossi massi o, ancor peggio, in veri e propri
inghiottitoi che trasportano al loro interno tutto ciò che la corrente riesce a trascinare.
La peggiore variante di questo fenomeno è il colino che aggiunge
a quanto detto sopra una rete di detriti (tronchi, pietre ed altro) che, con un effetto filtrante,
lascia passare solo l'acqua.
ATTENZIONE:
le indicazioni contenute o riconducibili a questa pagina sono state sintetizzate ed hanno unicamente lo scopo di
fornire informazioni di base sulle tecniche sportive. Per un apprendimento pratico e completo delle tecniche e delle
manovre affidarsi ad un istruttore o corso per sviluppare una conoscenza più approfondita e consapevole.