Ancoraggi e verticali nei canyon
Gli ancoraggi
Ogni volta che si rende necessario l'uso della corda per progredire in verticale, questa dovrà essere
ancorata ad adeguati attacchi.
Normalmente in prossimità di una verticale si troveranno uno o
più ancoraggi appositamente predisposti. In qualche raro caso si tratterà di
ancoraggi naturali; questi sono punti già facenti parte della morfologia del
canyon, per cui può trattarsi di alberi o grosse clessidre.
Più di frequeste gli ancoraggi sono predisposti con due chiodi ad espansione o resinati posti a breve distanza tra loro;
se uniti da una catena si userà per la corda l'anello più basso della "V" da essa formata; nel caso in cui si tratti
di utilizzare un cordino preesistente sarà indispensabile valutarne lo stato di invecchiamento e, soprattutto,
i nodi con il quale è stato chiuso.
Le verticali nei canyon a secco
La discesa di un canyon a secco o con portate molto contenute, permette
l'applicazione della più semplice delle tecniche di discesa: la corda doppia classica.
Inserito un capo di corda nell'anello dell'ancoraggio di calata, si accoppia
all'altro, e li si fila insieme fino alla metà. La corda andrà, quindi, montata nel discensore semplicemente
in doppia.
Le verticali nei canyon acquatici
La reciprocità tra il torrentista, la corda e l'acqua determina un totale rivoluzionamento delle tecniche di discesa.
In particolare le tecniche da applicare hanno lo scopo di ridurre il rischio di blocco durante la discesa, ad
eliminare l'accumulo di corde in eccesso nelle pozze di ricezione e a permettere il disimpegno di chi dovesse
rimenervi bloccato.
ATTENZIONE:
le indicazioni contenute o riconducibili a questa pagina sono state sintetizzate ed hanno unicamente lo scopo di fornire
informazioni di base sulle tecniche sportive. Per un apprendimento pratico e completo delle tecniche e delle manovre
affidarsi ad un istruttore o corso per sviluppare una conoscenza più approfondita e consapevole.