Escursioni nel Parco Nazionale del Pollino
Scopri alcuni dei sentieri e degli itinerari di escursionismo del Parco Nazionale del Pollino!
Pendii di neve dura, ghiaccio morbido fino ai 40°.
Si procede come nella progressione incrociata anteriore diagonale ma sulla massima pendenza, esasperando la rotazione delle punte dei piedi verso il basso; anche il piede a monte ha la punta rivolta verso il basso (fig. 1).
Usando le punte a piatto procedere sulla massima pendenza. Il corpo è posto di fianco rispetto al pendio, busto
leggermente flesso e rivolto a valle, bacino portato a monte, ginocchia piegate. Il piede a valle passa dietro il
polpaccio del piede a monte e si posiziona appena sopra di lui con la punta rivolta verso il basso.
La spinta verso l'alto viene data dal piede che ha incrociato (fig. 2). I muscoli utilizzati per l'innalzamento sono
i quadricipiti. Per diminuire l'affaticamento si può, eventualmente, alternare il piede che si incrocia. La piccozza
va impugnata in appoggio nella mano a monte oppure utilizzata a raspa.
Pendio abbastanza lungo di neve ghiacciata, ghiaccio morbido, pendenza 40°, 50°.
Procedere usando alternatamente per un piede la tecnica delle punte a piatto,
per l'altro la tecnica delle punte avannti. Esempio: 10 passi piede destro punte
avanti, piede sinistro punte a piatto e viceversa. Il piede che usa la tecnica a piatto deve essere
messo in orizzontale. Come nella
progressione frontale punte avanti, i piedi non vanno messi alla stessa altezza.
La piccozza può essere usata sia in appoggio di becca, che in trazione e va impugnata nella mano che si trova dal
lato del piede punte a piatto. La si sposta quando il piede punte a piatto si trova a valle. La mano libera si
appoggia sul ghiaccio (fig. 1). Ciò permette di riposare il polpaccio del piede utilizzato punte a piatto, mentre
nella tecnica punte avanti entrambi i piedi sono continuamente sollecitati.
Ghiacchio, pendenza 50° - 55°
In questa progressione l'uso dei ramponi è simile a quello della
progressione frontale
con piccozza in appoggio. Sul ghiaccio la piccozza in appoggio penetra poco, l'uso della piccozza in trazione consente
una maggiore sicurezza a scapito della velocità.
Si impugna la piccozza nella parte più bassa del manico (vicino al puntale) e si pianta la becca poco sopra la testa.
La mano libera va appoggiata sul ghiaccio per mantebìnere l'equilibrio oppure può essere accoppiata a quella sul
manico impugnando la testa della piccozza. Partendo col piede opposto alla mano che impugna la piccozza (fig. 2),
salire con le gambe facendo piccoli passi preceduti da spostamenti laterali del bacino per scaricare la gamba da
alzare; fermarsi con i piedi alla stessa altezza e la piccozza all'altezza del petto prima di spostare nuovamente
l'attrezzo verso l'alto.
Nel superare tratti più ripidi per la mano libera può essere necessario predisporre delle
acquasantiere, facendo attenzione a prepararne diverse per non trovarsi a dover
spostare la piccozza o a fare altre tacche senza più avere alcun appiglio per la mano.
Pendio di neve dura, ghiaccio morbido a 50°.
In questo tipo di progressione vengono utilizzati tutti e quattro gli arti. Lo schema del movimento è mano-mano, piede-piede. Dalla posizione base, piedi alla stessa altezza, gambe leggermente divaricate, braccia semiflesse in appoggio sulle piccozze all'altezza delle anche, sollevarle una alla volta piantandole più in alto. Sollevare un piede dopo aver spostato il bacino sul piede in appoggio. Portare il secondo piede all'altezza del primo ritornando in posizione base. I movimenti devono essere eseguiti in sequenza per ottenere una progressione ritmata (fig.1).
Pendio di neve dura a 45° - 50°.
Si impugnano le piccozze in trazione nella parte più bassa del manico; gli attrezzi all'altezza delle spalle,
i piedi allineati. Piantare una piccozza in alto. Sollevare i piedi con due passi partendo con il piede opposto alla
mano alta. Ritornati in equilibrio su entrambi gli arti inferiori, piantare la piccozza più bassa sopra all'altra
(non alla stessa altezza). Sollevare i piedi con due passi e continuare con lo stesso ritmo: una piccozza, i due
piedi ecc...
I piedi devono muoversi sulla stessa linea verticale delle piccozze.
Pendio di neve dura a 45° - 50°.
In questo tipo di progressione si muovono, in maniera alternata, un braccio e la gamba corrispondente (ambio).
Piede a mano destra si alzano contemporaneamente e viceversa, i piedi non vanno messi allo stesso livello, le piccozze
si utilizzano, preferibilmente, in appoggio ma anche in trazione (fig. 2).
E' un tipo di progressione che consente una grande velocità pur richiedendo un'ottima condizione fisica.
Ghiaione a sassi grossi stabili.
Abituarsi a camminare sui sassi con i ramponi utilizzando la tecnica delle punte a piatto; la piccozza va usata come bastone.
Lunghezza di corda facile anche in falesia con la corda dall'alto.
Mettere i ramponi sempre di punta sugli appoggi inferiori e nelle fessure. I piedi non vanno mai messi di lato, cioè non va mai appoggiata la parte interna dell'alluce.
Pendio di roccia e ghiaccio.
La tecnica da utilizzare sia su roccia che su ghiaccio è quella delle punte avanti, la piccozza può essere usata sia per pulire gli appigli dal ghiaccio, sia in appoggio di becca, in incastro di manico, in incastro di becca anche su roccia. Quando la roccia è pulita e non la si usa, la piccozza va infilata in uno degli spallacci dello zaino.
ATTENZIONE: le indicazioni contenute o riconducibili a questa pagina sono state sintetizzate ed hanno unicamente lo scopo di fornire informazioni di base sulle tecniche sportive. Per un apprendimento pratico e completo delle tecniche e delle manovre affidarsi ad un istruttore o corso per sviluppare una conoscenza più approfondita e consapevole.
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