Grotte rupestri e siti archeologici del Parco Nazionale del Pollino
Le più antiche testimonianze archeologiche
Alcuni studiosi, ipotizzavano la presenza di una fortificazione edificata al tempo delle scorrerie degli ottoni utilizzata
come rifugio per uomini e armenti, per altri come avamposto militare quindi un "Castrum Sassone".
L'insediamento, si trova su una posizione strategica un tempo per il controllo dell'asse viario
dell'"Ania Popilia" che, dal valico di Campotenese, proseguiva verso Cammarata, dove c'era la
Statio di Interamnia, e verso Cosenza e Reggio. Oggi quello che rimane sono solo gli avanzi di mura di difesa
che circondano la sommità del colle. L'indagine condotta ha messo in evidenza delle strutture riferibili ad unità abitative che
però cessavano di esistere con questa funzione forse intorno al secolo XI d.C..
Abbandonato venne poi utilizzato come luogo per una sepoltura monumentale e, come ipotizzato del prof. G. Roma, ordinario di Archeologia cristiana e medievale dell'Unical di Cosenza, doveva accogliere le spoglie di un personaggio "in fama di Santità", intorno all'interno e all'esterno si disponevano numerose fosse tombali orientate a est-ovest. Gli studi archeologici portavano alla luce pochi frammenti ceramici.
Dalla sepoltura che custodiva i corpi di due infanti si procedeva al recupero di una pietra levigata a forma di uovo.
Tra il X e l'XI secolo tutte le tombe vennero chiuse dal piano pavimentale di una chiesa bizantina. Unica sepoltura
monumentalizzata con la creazione di un cordolo di forma ellittica e con la costruzione di un piccolo altare, quello che doveva
custodire le spoglie del personaggio in fama di Santità.
All'interno del piccolo edificio di culto, ad unica stanza monoabsidata è stata ritrovata una conca battesimale circolare e accanto
alla zona absidale strutture in materiale tufaceo, relative ad un'iconostasi con tre aperture. All'interno del perimetro murario,
in seguito ad un altro intervento, si sono identificate altre strutture murarie appartenenti ad un altro edifici di culto
risalente al X-XII secolo d.C..
La chiesetta, simile alla prima, si caratterizzava per la presenza di due ingressi uno a sud e l'altro a ovest, all'interno di essa un piccolo altare, frammenti pittorici e strutture murarie relative all'iconostasi. A poca distanza una terza chiesetta (chiesa di San Leonardo), un ambiente a piano terra a pianta rettangolare coperto da volte a botta, orientato a est-ovest con ingresso su lato orientale. Sulla parete occidentale brani pittorici raffigurano: la Sacra Famiglia, San Leonardo e San Domenico databili al XV secolo più volte ritoccati.
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