Il Monastero basiliano di Santa Maria Odigitria, nel comune di San Basile (CS), è il proseguimento dell’antico monastero di San Basilio Craterete, fondato tra la fine del X secolo e l’inizio dell’XI secolo.
Sorge in una panoramica posizione alle pendici dei monti boscosi Carci, Cozzo di Scampo, Llaka, Erta della Roccia e Erta della Lepre, tra il maestoso massiccio del Pollino a nord e la sottostante piana di Sibari ad est.
Il monastero di Santa Maria Odigitria conserva gelosamente, di fronte all’altare maggiore, un affresco che rappresenta il busto di una madonna vestita di azzurro sotto il manto rosso e con la testa coronata e da cui scende fin sulle spalle un velo verde chiaro campeggiante su una grande aureola giallo oro.
È un pezzo dell’intero affresco, salvato nel XIII secolo, ed unico resto dell’antico cenobio di San Basilio che esisteva già da almeno tre secoli.
L’iconostasi, alta transenna che separa il Vima o Santuario dalla navata, viene chiamata così perché è decorata di sacre icone.
È la caratteristica delle chiese di rito bizantino ed ebbe origine in seguito alla restituzione del culto delle sacre immagini (anno 843).
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