Monte Caramolo

Ascesa alla vetta e oltre, tra faggete e pianori sconfinati

Caratteristiche del sentiero

ATTENZIONE: Non si assume alcuna responsabilità nei riguardi di chi, seguendo le descrizioni presenti sul sito isentieridelpollino.it, percorre gli itinerari escursionistici in maniera autonoma.

La cima del Monte Caramolo, nel territorio comunale di Saracena (CS), è raggiungibile da diversi punti. Lungo tutti questi tragitti ci si addentra in un mondo sospeso nel tempo, dove la natura regna incontrastata e ogni passo racconta una storia antica. Radure, fitti boschi di faggi, dove il silenzio è interrotto solo dal sussurro del vento tra le fronde e dal canto discreto della fauna selvatica.

La salita verso il Piano di Caramolo si trasforma in una sfida affascinante: il sentiero si inerpica con vigore, rivelando scorci sempre più ampi e suggestivi. La vetta del Monte Caramolo, con i suoi 1827 metri, risalta come un trono naturale, offrendo una vista che lascia senza fiato. Da qui, lo sguardo domina un paesaggio sterminato: un mosaico di valli, creste e pianori che si estendono fino all'orizzonte, testimoniando la maestosa bellezza dei monti dell'Orsomarso.

Prossime 6 foto ©Francesco Morello (Wikiloc)

Il gruppo del Monte Caramolo si snoda come un intreccio di brevi dorsali, immerse in fitti boschi di faggi. Qui svettano cime dai nomi antichi e suggestivi: la Serra della Lupara (1803 m), il Timpone Scifarello (1765 m), il Timpone della Magara (1701 m) e la Serra Coppelli (1723 m). Tra questi monti si distendono pianori ampi e ariosi, terre d’alpeggio dai colori mutevoli: Piano Campolongo, Piano Caramolo, Piano Scifarello, Piano Novacco, Piano del Minatore.

A est, il Monte Caramolo si piega verso la valle del Torrente Garga. Dalla sua vetta, lo sguardo spazia sull’imponente catena del Pollino, che domina il paesaggio con le sue cime maestose, le più alte dell’intero Parco del Pollino.

Sulla cima del Caramolo e sugli ampi pianori volteggia l’aquila reale, regina incontrastata dei cieli, con un’apertura alare che può superare i due metri e un corpo che misura fino a 90 cm dalla punta del becco alla coda. Nei boschi presenti molti altri uccelli, come il picchio nero e, di notte, il gufo reale. Tra i mammiferi, questo territorio accoglie il gatto selvatico, il lupo e il capriolo autoctono, uno degli ultimi custodi della razza originaria dell’Appennino, sopravvissuta solo qui e sul Gargano.

Prossime 3 Foto (Verso il monte Caramolo): ©SALVATORE FRANCO - Guida Ufficiale Parco Pollino
Per contattare Salvatore Franco: salvatore.franco@firmo.net - Cell.: +39 340 924 1485

Questo territorio montano, attraversata oggi da molti sentieri, è stata per secoli dimora e pascolo. Dalle pianure salivano in estate grandi mandrie, guidate da uomini profondamente legati alla cultura contadina e pastorale, un mondo ormai in gran parte perduto. In quella civiltà, fatta di fatica e di saggezza, si trovavano radici profonde e insegnamenti che la modernità ha troppo facilmente dimenticato.

Eppure, non tutto è svanito. Ancora oggi, il territorio del Monte Caramolo resta un prezioso archivio vivente, un laboratorio in cui si mescolano saperi antichi, tecniche di allevamento, storie di genti, piante, animali e tradizioni. Una terra che custodisce non solo il passato, ma la possibilità di un futuro più consapevole, radicato nella memoria della natura e della cultura.

Classificazione delle difficolta' escursionistiche

In montagna, dove le condizioni ambientali sono molto variabili, una classificazione delle difficoltà rimane comunque indicativa.

Escursioni nel Parco Nazionale del Pollino

Scopri alcuni dei sentieri e degli itinerari di escursionismo del Parco Nazionale del Pollino!

Storie di montagna,
diario di viaggio

I racconti degli appassionati di montagna, degli amanti della natura, dei sognatori. Un parco nazionale, quello del Pollino, e mille storie.
Inviaci a info@isentieridelpollino.it la tua storia, le tue foto, i tuoi video: pubblicheremo la tua esperienza su questo sito e nei nostri canali social.