Grotte rupestri e siti archeologici del Parco Nazionale del Pollino
Le più antiche testimonianze archeologiche
La Grotta di San Michele Arcangelo (detta Grotta di Sant'Angelo), che si trova in un'ampia cavità carsica che si apre a 750 metri circa s.l.m. in una parete calcarea, ha fornito testimonianze dell'età del bronzo e del periodo neolitico; tra i ritrovamenti una paleosuperficie eneolitica con focolari e strutture e una capanna absidata del neolitico finale, la sepoltura di un bambino di 4 anni nel neolitico recente, diverse strutture di combustione e di macellazione che indicano presenze umane nelle diverse fasi del Neolitico.
Ricco il materiale ceramico, l'industria della pietra e testimonianze dello svolgimento delle attività agricole, di
allevamento e caccia.
Importante il ritrovamento di una gamba di statua femminile seduta, tutto ciò testimonia la connessione al culto neolitico della
Dea Madre, dea della fertilità e dei campi.
I racconti degli appassionati di montagna, degli amanti della natura, dei sognatori. Un parco nazionale, quello del Pollino, e mille storie.
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