Grotte rupestri e siti archeologici del Parco Nazionale del Pollino
Le più antiche testimonianze archeologiche
Ai piedi del monte Trieste nei pressi della Madonna della Fiumara, si snoda il percorso
che porta alla Grotta Campanella. Il sentiero è facilmente percorribile a piedi.
Dalla strada che conduce verso San Marco, sulla destra, si trova il sentiero che porta alla cavità naturale,
lunga una ventina di metri e larga due, facilmente visitabile in quanto non v'è nessun ostacolo che ne impedisce l'ingresso.
Secondo gli studiosi che la grotta fu utilizzata tra il VI° e VII° secolo a.C. come "santuario di frontiera della
sibaritide". Le due campagne di scavi condotte dalla Soprintendenza Archeologica della Calabria,
hanno portato alla luce cocci di ceramica, vasi di importazione corinzia e contenitori di produzione coloniale.
I reperti rinvenuti dimostrano che la cavità, utilizzata come tempio naturale pagano, accoglieva offerte votive per le divinità,
probabilmente delle acque data la presenza di numerose sorgenti in prossimità del luogo.
Il notevole materiale reperito potrà fornire informazioni sulla grotta e sulla "manifestazione religiosa" che la località
ispirava.
I racconti degli appassionati di montagna, degli amanti della natura, dei sognatori. Un parco nazionale, quello del Pollino, e mille storie.
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