Castello dei Morra a Valsinni

Edificato su una preesistente fortificazione longobarda, nei primi anni dopo il 1000

Il castello dei Morra a Valsinni (MT), intorno al quale si concentra la parte storica dell’antico borgo di Valsinni, fu edificato verosimilmente su una preesistente fortificazione longobarda, nei primi anni dopo il 1000. Qui visse la poetessa petrarchista Isabella di Morra (potente famiglia irpina).
Benedetto Croce (filosofo, storico, politico, critico letterario e scrittore italiano, principale ideologo del liberalismo novecentesco italiano ed esponente del neoidealismo) lo descrive così: ”Suggestivo nell’architettura e imponente nella pienezza delle forme, classico nella fuga dei merli e delle feritoie”.

Il punto di unione tra il castello di Valsinni, oggi meta di numerosi turisti, e il filosofo è il canto poetico di Isabella Morra. Il sonetto ‘D’un alto monte onde si scorge il mare’ di Isabella Morra si ispira al Castello ed è esposto sulle sue mura.
Il castello, nei secoli passati, è stato spettatore di una infelice storia i cui protagonisti erano Isabella Morra e il poeta Diego Sandoval De Castro, signore di Bollita.
Ai primi del Cinquecento, il Castello era stato ceduto ai Morra, una potente famiglia irpina, e rimase a loro per circa 140 anni fino al 1638. A metà del ‘500 Isabella Morra, dalla fortezza sulla valle del fiume Siri (oggi Sinni), fantasticava sulla corte francese dove viveva all’epoca il padre.

La solitudine che assediava la poetessa era resa più leggera grazie alla corrispondenza con Diego Sandoval De Castro che aveva sposato per procura una nobildonna napoletana, Antonia Caracciolo. Il sentimento tra i due fu oggetto di diversi pettegolezzi tanto che, i fratelli di Isabella, venuti a conoscenza di questi mormorii non avevano accolto favorevolmente il rapporto tra i due poeti e per motivi di ”onore” (e politici) attuarono una sanguinosa vendetta.
Isabella morì a soli 26 anni. Successivamente, nel 1928, Benedetto Croce affascinato da questa storia pubblicò il saggio ”Storia di Isabella Morra e Diego Sandoval De Castro”, riportando alla luce la storia della poetessa, rimarcando anche le origini del castello che sembra risalire ad un Castrum romano posto a difesa sul fiume Sinni. Dal 1921 il castello appartiene alla famiglia Rinaldi.

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