Ruderi monastero Santa Maria della Saectara, Noepoli

Antico monastero sorto tra il X e l’XI secolo

In una location molto suggestiva dovuta alla presenza di alcune creste argillose che danno origine ad un paesaggio lunare spettacolare, presso il torrente Rubbio si trovano i ruderi del monastero di Santa Maria della Saectara, sorto con molta probabilità tra il X e l’XI secolo, sede dei profughi albanesi provenienti dalla città di Korone*.

* La città di Korone (o Corone) fu fondata in epoca non precisata, sicuramente entro il VI secolo, dai bizantini.
Durante il 1204, dopo la caduta di Costantinopoli, capitale dell'Impero bizantino, a seguito della quarta crociata, i crociati s'impossessarono anche del Peloponneso. Corone fu conquistata dai veneziani nel 1204, nel 1208 passò ai genovesi, ma in breve tempo fu riconquistata dai veneziani. Dall'epoca della conquista fu sede di un vescovo di rito latino.
A Corone esisteva dal XII-XIII secolo una densa minoranza albanese ortodossa, chiamata dai locali greci arvanites.
Nel 1500 Corone si arrese ai turchi. Fu riconquistata da Andrea Doria nel 1532, ma nel 1534 ripassò in mano turca. Fu così che, grazie ad accordi diplomatici intercorsi tra l'esercito di Carlo V ed il Sultano, alle nobili famiglie arvanite della città fu consentita la scelta dell'esilio nel Regno di Napoli.
Carlo V volendo omaggiare i profughi ed il loro strenuo eroismo nella difesa della roccaforte, insignì gli eroi del Regio Cavalierato, i cosiddetti Cavalieri Coronei. Così, durante la dominazione ottomana del 1534, la popolazione fu esiliata in Italia principalmente in Calabria (San Demetrio Corone, Santa Sofia d'Epiro, Castroregio etc.) in Basilicata (Barile, Maschito, San Paolo Albanese, Brindisi Montagna etc.) ma anche in Sicilia, in Piana degli Albanesi e nella città di Messina.
Riconquistata nuovamente dai veneziani nel 1685 ma, successivamente ricaduta sotto la dominazione turco-ottomana.
Testo tratto da wikipedia

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