Escursioni nel Parco Nazionale del Pollino
Scopri alcuni dei sentieri e degli itinerari di escursionismo del Parco Nazionale del Pollino!
Si avvisano gli utenti che le immagini e le informazioni relative alle vie alpinistiche, alle vie di arrampicata e alle vie ferrate, sono presenti sul sito isentieridelpollino.it a solo scopo illustrativo e promozionale del territorio.
VIA FERRATA MOMENTANEAMENTE CHIUSA PER MANUTENZIONE
Il monte Sellaro è un vero gioiellino: due meravigliose vette con grandiosi panorami, falesie di calcare bianco con itinerari di roccia, estesi boschi di faggi, lecci, pini e abeti, grotte sulfuree (Grotta delle Ninfe), esteso carsismo con una grotta profondissima (l'Abisso del Bifurto), uno stupendo santuario risalente al 1100 (Santa Maria delle Armi) ed una forra, quella del torrente Caldanello, sulla parte alta della quale è arroccato il paesino di Cerchiara di Calabria.
Dall'autostrada A3 SA-RC prendere l'uscita Castrovillari-Frascineto. Proseguire sulla SS105 in direzione Cerchiara di Calabria per 28 km.
Dalla SS106 Ionica prendere l'uscita Villapiana Scalo e proseguire sulla SS105 in direzione Cerchiara di Calabria per 18km.
Sulle pareti di Cerchiara di Calabria insiste una ferrata chiamata Ferrata della
Gravina o Ferrata del Caldanello.
Ideata alla fine degli anni '80 da Michele Colloca e messa in funzione dalla ditta Drygos di Alessandria del
Carretto nel 1992. Si divide in due tronconi sulle opposte pareti; può essere classificata come "DIFFICILE",
rifacendosi alla scala in uso in Dolomiti e anzi, in alcuni tratti, "PERICOLOSA", per via dei tratti di cavo
senza pioli intermedi un pò troppo lunghi.
Percorrendola dall'alto verso il basso, come in realtà è stata concepita, le parti sprotette vengono percorsi in discesa, dove, in fase di progettazione, è stata previsto l'utilizzo di una propria corda per la sicura.
ATTENZIONE: il Ramo Imperiale della ferrata del Caldanello è chiuso.
Come per l’arrampicata, anche per le vie ferrate si
è reso necessario creare un criterio di valutazione del grado di difficoltà.
Alcune ferrate possone essere valutate pericolose non per le difficoltà tecniche ma per pericoli oggettivi,
quali la caduta di pietre o la frequente presenza di neve e ghiaccio. Il problema “pericolo” viene
però segnalato nelle varie relazioni degli itinerari e non influisce nella valutazione del grado di
difficoltà della via ferrata.
IL CAI, ha adottato parametri ancora differenziati, con l'adozione di una scala di difficoltà suddivisa in 5 gradi, proposti da Schnürer, che per le Dolomiti ha usato questi parametri: (I,II,III,IV,V) come per l'alpinismo ma essendo la via ferrata una progressione artificiale (A "ZERO") ovviamente non è rapportata alla difficoltà della parete ma a quella creata dalla progressione artificiale del cavo.
I racconti degli appassionati di montagna, degli amanti della natura, dei sognatori. Un parco nazionale, quello del Pollino, e mille storie.
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