I castelli del Parco Nazionale del Pollino
La testimonianza di un passato guerriero della Calabria e della Basilicata nelle potenti mura dei castelli e delle torri
Il grande castello di origine, presumibilmente, Normanno-Sveva (XI-XII sec) di Papasidero si trova in una posizione dominante
rispetto alle valli dei fiumi Lao e Ombrece, ed è collocato su uno sperone roccioso, chiamato "l'Armi" a 210 metri s.l.m..
Il suo impianto tipicamente medievale, fa pensare ad una origine normanno-sveva (1190-1250). Subì adeguamenti durante il periodo
angioino (1300) e aragonese (dal 1400 al 1500); a dimostrazione di ciò la presenza di baluardi di difesa all'ingresso e di torri
quadrate.
Il castello di Papasidero aveva una pianta quasi rettangolare con una sola torre semicircolare, doveva
essere il punto di raccordo di un'ampia cinta muraria (XI-XII sec) di cui sono ancora visibili, in molti tratti, dei resti. La
struttura del castello fu realizzata con in pietre messe in opera con una grande quantità di malta.
Nel settecento fu trasformato, dalla famiglia Spinelli, in palazzo.
I racconti degli appassionati di montagna, degli amanti della natura, dei sognatori. Un parco nazionale, quello del Pollino, e mille storie.
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