Escursioni nel Parco Nazionale del Pollino
Scopri alcuni dei sentieri e degli itinerari di escursionismo del Parco Nazionale del Pollino!
Gli ancoraggi sono degli strumenti che danno la possibilità, una volta fissati su roccia o ghiaccio, di creare un punto di vincolo alla parete.
Il punto di ancoraggio deve dare la possibilità di fissarsi in modo stabile e sicuro alla superficie. La corda viene collegata attraverso un moschettone o un rinvio che permettono di fissare la corda in modo stabile oppure di lasciarla scorrere al suo interno, in funzione della finalità del punto di ancoraggio.
I punti di ancoraggio vengono usati per assicurare gli alpinisti o arrampicatori alla sosta, per fissare la corda per le calate e per ridurre l'altezza della caduta del capocordata.
In quest'ultimo caso i punti di ancoraggio sono collocati tra i diversi punti di sosta; la loro distanza varia in base al grado di difficoltà della salita, e all'eventualità di trovare punti di ancoraggio naturali o punti nella superficie adatti al fissaggio dei punti di ancoraggio artificiali.
I punti di ancoraggio sono di due tipologie: punti di ancoraggio naturali, che sfruttano le caratteristiche dell'ambiente, e punti di ancoraggio artificiali, ottenuti tramite attrezzi collegati alla parete.
I punti di ancoraggio naturali sono svariati. Tra gli ancoraggi naturali più conosciuti:
I punti di ancoraggio artificiale più comuni per ascensione su roccia sono:
I punti di ancoraggio artificiale più comuni per ascensione su ghiaccio sono:
I punti di ancoraggio artificiali possono essere estemporanei, rimossi o rimovibili al termine dell'ascensione come nut, friends e spesso i chiodi convenzionali, oppure permanenti, in grado di resistere per lungo tempo nell'ambiente, come gli spit e i punti di ancoraggio resinati.
Spit, fix e fittoni sono i tre principali tipi di ancoraggi fissi utilizzati per attrezzare, in particolar modo, le vie in falesia e a volte quelle in montagna.
Gli spit sono l'evoluzione dei chiodi ad espansione usati in alpinismo. Sono dei cilindri cavi che vengono inseriti in un foro della roccia praticato con un trapano; ad una estremità sono filettati internamente, mentre all'altra presentano dei dentini temprati che hanno lo scopo di creare il foro nella roccia (se piantati con un perforatore manuale). Creato il foro, vi si inserisce un piccolo cono metallico che penetrando nel gambo che gli viene martellato sopra, lo fa espandere, fissandolo definitivamente nella roccia. Una volta inserito e fissato lo spit vi si avvitano la piastrina e il dado.
I fix hanno un meccanismo simile agli spit, ma per fissarli è obbligatorio l'uso del trapano. Il tassello ha dimensioni più grandi (lunghezza e diametro); il cono di espansione è già posizionato ad una estremità tramite una fascetta. Non presenta il bordo dentellato tipico degli spit. Una volta inserito il Fix nel foro, si posiziona la piastrina e vi si avvita il bullone, che tirando il cono verso l'esterno mette in azione il meccanismo di espansione fissando l'ancoraggio alla parete.
Spit e fix stanno lasciando spazio ai fittoni, chiodi metallici con la testa ad anello che vengono fissati nella roccia utilizzando resine epossidiche, che garantiscono maggior sicurezza e durata. Nel caso di utilizzo dei fittoni è necessario fare molta attenzione alle resine che potrebbero non posare correttamente su pareti in strapiombi. Le resine devono essere miscelate in maniera corretta, usate con temperature specifiche e avere un tempo di asciugatura appropriato.
Nut, friend, cunei e chiodi sono tipi di ancoraggi usati soprattutto in ambito alpinistico e fanno parte della categoria degli ancoraggi removibili. Vengono, cioè, rimossi dalla parete una volta terminata l'ascensione della via.
I nuts sono dadi asimmetrici in lega metallica legati ad un anello di cavetto in metallo, di corda o di fettuccia. Vengono incastrati in fenditure e crepe della parete, e l'anello che ne sporge viene utilizzato come ancoraggio al quale viene collegato un moschettone o un rinvio su cui verrà assicurata la corda.
I nuts garantiscono ottimi livelli di tenuta, sono efficaci solo in una direzione (dall'alto verso il basso o viceversa). E’ basilare saperli usare in maniera ottimale poiché, con il movimento della corda sollecitata da chi arrampica, si corre il rischio che escano dalla loro sede. In genere, per evitare che ciò avvenga, viene inserito un secondo nut in direzione opposta al primo, in modo che si tengano in sede a vicenda. Per i nuts è necessaria la certificazione CE e UIAA. Per estrarre più facilmente il nut dalle fessure viene usato il cavanut, un semplice attrezzo metallico.
I friend sono uno degli attrezzi innovativi: ancoraggi meccanici a camme mosse da molle.
Grazie ad una leva che viene azionata manualmente, le camme ruotano nella posizione di minore ingombro possibile, permettendo di inserire il friend in crepe e fessure della roccia. Fatto ciò la leva viene rilasciata e le molle riportano le camme nella posizione originaria, allargandole all'interno della crepa. Le trazioni sul friend ampliano le camme all'interno della crepa, fissando l'ancoraggio. Azionando la leva, il friend può essere levato.
I friend hanno diverse misure e per poterli utilizzare con sicurezza è indispensabile conoscere bene la roccia dove vengono posizionati. Per i friend, come per i nut, è necessaria la certificazione CE e UIAA.
I chiodi sono delle lame in metallo con un occhiello nella parte superiore al quale è possibile fissare sia un moschettone che una corda. I chiodi vengono inseriti nelle fessure della roccia con un martello dal capocordata, e recuperati dal secondo per poi essere riutilizzati.
I chiodi possono essere:
La scelta del chiodo dipende anche dal materiale con cui è costruito e dal tipo di roccia sulla quale verrà fissato.
I cunei sono dei larghi attrezzi forati (bong), in alluminio o altre leghe di metallo. I cunei vanno incastrati, come i nut, in fessure della roccia ma inseriti, come i chiodi, con il martello come i chiodi. Sostituiscono i nut nelle fessure più larghe e, per la loro forma asimmetrica, possono essere utilizzati in diverse posizioni. I fori dei cunei sono il punto di fissaggio di cordini o fettucce a cui successivamente verrà assicurata la corda tramite moschettone o rinvio.
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