Riserva naturale orientata Gole del Raganello

La riserva occupa una superficie di 1600 ettari all'interno del Parco nazionale del Pollino

Testo tratto da: Raggruppamento Carabinieri Biodiversità

L’accesso al territorio della Riserva Naturale Orientata Gole del Raganello è libero solo per singoli visitatori o per piccoli gruppi (massimo 5 persone) e consentito per ragioni di studio e per fini educativi, nonché per gruppi numerosi o comitive, solo a seguito di autorizzazione rilasciata dal Reparto Carabinieri Biodiversità di Cosenza.

La fruizione naturalistica è garantita da 3 itinerari naturalistici tracciati lungo i percorsi studiati per non arrecare disturbo a flora e fauna. Presente, all’interno della riserva, un osservatorio per l’avifauna, che necessita di prenotazione.

La Riserva Naturale Orientata “Gole del Raganello” - estensione di circa 1600 ha - , istituita con Decreto del Ministro dell’Ambiente n. 424 datato 21 luglio 1987, comprende il versante sinistro delle gole del torrente Raganello (che si sviluppa in modo accidentato in mezzo a due maestose pareti rocciose: la Timpa di Porace - Timpa di Cassano e la Timpa di San Lorenzo che insieme formano un imponente canyon), nel comune di San Lorenzo Bellizzi (CS).
E’ caratterizzata dalle imponenti pareti del versante sinistro delle gole su cui vegetano lecci di notevoli dimensioni, e dal ripido pendio del versante orientale della Timpa di San Lorenzo, coperto da vegetazione rupestre e da formazioni di macchia mediterranea.
Le zone più elevate sono coperte da faggete con isolati esemplari di abete bianco. Nelle zone rupestri è presente qualche raro pino loricato ed il ginepro sabina.
La fauna comprende specie come il lupo, il capriolo italico, l’aquila reale, la coturnice, il falco pellegrino, il nibbio reale ed il picchio nero.

Il fondovalle è percorso da un sentiero che presenta punti difficoltosi e rischiosi, che dall’autunno alla primavera non può essere percorso per la gran quantità di acqua.
L’incremento dello sviluppo turistico dell’area sta comportando fattori di rischio principalmente per l’avifauna, dovuti al disturbo che alcune attività sportive (scalate alpinistiche, volo libero) o forme di escursionismo collettivo possono arrecare, nel momento delicato della riproduzione, a specie nidificanti in ambienti rupestri.

L’area è stata elevata a Riserva naturale poichè costituisce habitat essenziale di aquila reale e coturnice, e habitat potenziale per altri rapaci come il grifone, il capo vaccaio ed il falco pellegrino.
Gli stessi biotopi sono habitat essenziale di diverse specie di fauna selvatica enumerate nell’allegato II della convenzione relativa alla conservazione della vita selvatica e dell’ambiente naturale in Europa, adottata a Berna il 19 settembre 1979 e ratificata con legge n. 503 del 5 agosto 1981.

Anche, per tali motivi all’interno della Riserva è stato individuato da parte della Regione Calabria un Sito di Importanza Comunitaria (pSIC), che con Decreto del Ministero dell’Ambiente 27 giugno 2017 è stato recentemente designato quale Zona Speciale di Conservazione.
Trattasi per la precisione della ZSC denominata IT9310012 – Timpa di San Lorenzo. L’area ha una superficie di 146 ha, tra un’altitudine compresa tra i 500 ed i 1652 m s.l.m., nel territorio di San Lorenzo Bellizzi da cui dista pochi chilometri.

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